Questa è una favola lunga undici anni.
Il tutto è iniziato con un passo in una località chiamata Roncesvalles sui Pirenei Spagnoli. Un passo che mi ha portato a compiere ottocento lunghi chilometri con arrivo a Santiago de Compostela.
Dopo la messa di benedizione ai nuovi spavaldi pellegrini, mi trovo a cena circondata di persone che chiacchieravano tutte in spagnolo e in altre lingue a me sconosciute. Uno sguardo proveniente dal tavolo di fronte cattura il mio, finalmente un italiano con il quale scambiare due parole e al quale chiedere in prestito le racchettine da trekking.
"Si... ma domani parto presto" mi dice. "Ok... nessun problema!" rispondo.
Il suo letto è proprio accanto al mio, in questo enorme casermone dove il numero 77 corrisponde alla mia brandina posizionata sul livello superiore del mio letto a castello.
Alle 5 del mattino, le luci si accendono e siamo pronti ad armarci di zaini e mantelline.
Il risveglio del 6 Maggio del 2004 a Roncisvalles, dopo una serata mite, ci regala tantissima neve che accompagna i nostri primi passi... stupore e meraviglia.
Ecco lui, il mio pellegrino... ne approfitto per dargli in mano la mia telecamera acquistata appositamente per l'evento 5 giorni prima.
Non so quali segnali seguire e soprattutto non pensavo che si dovesse camminare!!!!
Aiutoooo... lui ancora mi prende in giro... si, avete capito bene: ancora oggi!!!
Il padre dei mie due figli, Gemma e Santiago, mi porta all'altare 6 anni successivi a questo primo passo.
Ad oggi, guardando indietro, vedo un credo ad un sogno che ha materializzato man mano le soluzioni nel mio cammino.
Ad oggi, guardando indietro, vedo come gli eventi vanno senza aver bisogno di controllarli.
Ad oggi, guardando indietro, vedo la scelta migliore che ho potuto fare.
Ad oggi, guardando indietro, vedo una favola che mi ha dato il lieto fine, la stessa favola che valga la pena di riscrivere e condividere.
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