venerdì 16 settembre 2016

I TALENTI DEI BAMBINI


I talenti, una parolina che brilla come una stella... la stella luminosa che si trova all'interno di noi stessi. Una vita non basta per riuscire a scoprirla e farla emergere, non basta perché i condizionamenti esterni deviano il percorso personale senza lasciare spazio a seguire ciò che è nella nostra natura.
La scuola, come costituzione iniziale, dovrebbe far emergere e assecondare, sviluppando la propria inclinazione fin da piccolini. Invece ci troviamo in un contesto fatto di regole prestabilite, che chiedono all'individuo di essere un genio o un manager, ignorando la nobiltà di quei mestieri che se non ci fossero, non ci permetterebbe di nutrirci di quella semplicità che si vive in ogni giorno, nella propria quotidianità, quella fatta proprio delle piccole cose che donano il senso della felicità.
Si accumulano tanti piccoli traumi dovuti a forzature che si chiedono alla propria natura; traumi ben precisi che ci hanno fatto male a tal punto, da averne poi rimosso il ricordo dalla nostra memoria. A quell'evento specifico era probabilmente legato lo sviluppo di un proprio talento.
Analizzando il percorso collettivo delle gente, esiste una insoddisfazione dovuta al fatto che non si è dato sufficiente ascolto al proprio sentire. I ruoli si inter-scambiano tante volte e non si giunge all'armonia del benessere individuale.
E' utile quindi, che l'ascolto che si da ai propri figli sia costruttivo; non pretendiamo che siano loro a realizzare i nostri sogni
Nella frenesia di vedere tutto realizzato, non si da loro modo di maturare per mettere a frutto in modo sano i propri ideali.


Tirando le somme troviamo giovani che si laureano per fare la felicità di mamma e papà, per poi a ricominciare d'accapo ... intanto hanno buttato via anche 10 anni di vita. Troviamo anziani che arrivano alla pensione con tanti rimpianti... e lasciando dietro di se tante vittime...



Qual'è il segreto per una vita di successo?

 LASCIAMO SPAZIO ALLA NOSTRA VOCE INTERIORE...


POTRA' INDICARCI UN AMORE PER I LIBRI, ESSERE DEI FUTURI BIBLIOTECARI O LIBRAI: EFFICACI E VALIDI!


MAGARI DEI MECCANICI CHE FANNO FUNZIONARE LE AUTOMOBILI SENZA CHE ABBIANO UNA SCADENZA...


E' IMPORTANTE CURARE OGNI GIORNO IL PROPRIO ORTO


PER POTER RACCOGLIERE I FRUTTI QUANDO ARRIVA IL SUO MOMENTO


DANDO VOCE ALLE EMOZIONI


AFFINCHE' I NOSTRI PASSI SIANO ARMONIOSI E RISPONDANO ALL'INTUITO CHE IL NOSTRO CORPO CI INDICA SENZA PAURA


SOLO COSI' LA NOSTRA VITA POTRA' ESSERE VISSUTA DA SUPER EROE


RIUSCENDO OGNI GIORNO A DOSARE L'INGREDIENTE GIUSTO


UTILE A MODELLARE LA NOSTRA ESISTENZA


E FARCI GUARDARE LE COSE DALLA PROSPETTIVA GIUSTA


SOGNANDO E REALIZZANDO IL NOSTRO MONDO MIGLIORE


PER FARE DELLA NOSTRA VITA UN VERO CAPOLAVORO



SENZA MAI DIMENTICARCI DI ESSERE PARTE DI UN TUTTO CHE SOLO SE LO PERMETTIAMO CI DONA LA GIOIA DI ESISTERE!


Già! ... a volte penso che di essere proprio una sognatrice; diffido della famosa frase che dice: "c'è crisi, bisogna accontentarsi e vedere il mestiere che ti da più speranza di lavoro"... e poi? 

Bastava magari darsi più fiducia dall'inizio, ognuno ad occupare il suo posto, ciò che era nella propria natura per poter vivere una vita felice e far brillare la propria stella!

Nunzia Bruno

Riproduzione consentita con citazione della fonte.

VEDI ANCHE:

ROTOLI CARTA IGENICA TEMA MARE







venerdì 9 settembre 2016

LAVORETTI BAMBINI: QUATTRO STAGIONI

Le stagioni sono una vera benedizioni della natura che ci da modo di vivere assaporando e godendo di ogni caratteristica che ogni stagione ci offre. Il cambiamento è indispensabile per l'evoluzione, ed le stagioni sono una propria testimonianza di questo. 
Il clima mite della primavera, il caldo dell'estate, l'aria più fresca dell'autunno che ingiallisce e per finire il freddo inverno. Cambiano i colori, i gusti e ... gli abiti di noi comuni esseri umani e devo confidarvi che, per me il cambio di stagione non è mai stato semplice.


Quello che ho potuto notare con i miei figli, ed anche in altri bambini è che, le stagioni siano un sistema del bioritmo naturale che non riescono a rimanere impresse. Per loro non è semplice assimilare la misura del tempo che scorre, ieri, oggi... domani. 
Forse siamo noi adulti quelli sbagliati che pensiamo tanto al DOPO e poco ad ORA, quel tempo che i bambini coprono nel gioco e nella spensieratezza.

Eccomi qui con la soluzione di tutto, almeno ci provo. Dei lavoretti per bambini che fanno comprendere il cambio delle stagioni e la loro caratteristica.

QUADRETTO CON L'IMPRONTA DELLA MANO


In questo lavoretto c'è proprio la mia Impronta con tanti piccoli tocchi di polpastrelli colorati dei miei bambini. Certo che alla fine è venuto fuori un capolavoro su tela. Un occasione giusta per improvvisarsi dei piccoli pittori e tenere il pennello in mano che scorre in una tela vera e propria. Cliccate il LINK per i dettagli.


VENTAGLIO DELLE 4 STAGIONI


Questo lavoretto richiede una certa capacità per incastrare i diversi alberi decorati con la caratteristica delle stagioni. L'effetto finale è molto bello. Riporto il LINK in inglese dove l'ho trovato.

4 STAGIONI SUL FOGLIO


Un foglio diviso in quattro parti dove in ogni quadrato c'è un albero uguale per tutti, ovviamente inizialmente sarà spoglio. I bambini lo decoreranno a secondo della caratteristica di ogni stagione. Sul LINK le specifiche. 

ALBERO UNICO CON TANTI COLORI DELLE STAGIONI


La caratteristica di questo lavoretto è  nel comporre in un unico albero tutti i colori delle stagioni.
Non sono riuscita a trovare il link di riferimento, lascio alla vostra bravura e fantasia l'avanzamento del laboratorio in questione. 

VEDI ANCHE:

martedì 6 settembre 2016

ESCURSIONE CON BAMBINI SUL SENTIERO DI SAN FRANCESCO E CASCATE DI RIVA IN VALLE AURINA

A metà luglio di quest'anno ci siamo tuffati nel verde della Val Pusteria.

Per vivere ancora più intensamente con i bambini l'atmosfera alpina, abbiamo scelto la vacanza in campeggio. Abbiamo piantato tende e picchetti al Camping Residence Chalet CORONES a Runes di Anterselva, posizione strategica all'imbocco della valle omonima e a meno di 1 km dalla Statale della Val Pusteria, a metà strada fra Dobbiaco e Brunico.


Dopo aver "scaldato i motori", girovagando con le biciclette sulle piste ciclabili dei dintorni, abbiamo programmato la prima escursione a piedi.

La prima per i nostri bambini. Abbiamo sempre rimandato questo momento per paura della loro reazione: "cammineranno o si lamenteranno ad ogni passo, costringendoci a trascinarli a forza su per la salita?".

Non ci resta che fare la famosa prova sul campo... 

Cercando qualcosa di adatto su Internet, la nostra scelta è caduta su una escursione "sfiziosa", che abbina una parte naturalistica, le Cascate di Riva, ad una parte più spirituale, il Sentiero di San Francesco.

Il fraticello di Assisi per noi è una sorta di marchio di garanzia. Io e mio marito ci siamo sposati in Umbria, e San Francesco è da sempre un amico e compagno di viaggio fidato.

COME CI SIAMO ARRIVATI?

Da Brunico seguiamo le indicazioni per la meravigliosa Valle Aurina. Poco prima di Campo Tures (calcolate circa 20 minuti i viaggio) troviamo sulla destra le indicazioni per Bad Winkel e "Le Cascate di Riva". Seguendo le indicazioni per queste ultime, arriviamo al parcheggio in località Bagni di Cantuccio (877 mt.), adiacente al bar Cascate (Wassefallbar).

Il parcheggio è a pagamento, ma quando arriviamo noi il parcometro è fuori servizio ... siamo pur sempre in Italia.

INDICAZIONI PER L'ESCURSIONE

DURATA: 2 ore
DISLIVELLO: 289 m 
INIZIO: Parcheggio Cantuccio 877 m 
ARRIVO: Cappella di Francesco e Chiara 1.177 m 
NOTA IMPORTANTE: Portate un K-Way, soprattutto per passare asciutti l'ultima cascata. 

Dal parcheggio si può seguire il sentiero diretto per le Cascate di Riva, attraverso una sorta di strada forestale, oppure il più suggestivo Sentiero di San Francesco (in altoatesino Franziskusweg), detto anche Sentiero dei Cantici. Ci accoglie questa TAU in legno, come porta simbolica, all'imbocco del sentiero.


Ci ritroviamo in un bel bosco alpino, con il sentiero che si snoda dolce e poco ripido, e una sensazione di magia e mistero evocata dai numerosi massi che ricoprono il suolo, che inevitabilmente ricordano ai bambini i Troll del film Frozen.


La traccia è perfettamente segnalata dalla classica bandierina bianco/rossa del CAI su cui campeggia la inequivocabile "T" del TAU.


Percorriamo il sentiero in compagnia di Frate Sole, Sora Luna e le Stelle, Frate Vento, Sor'Acqua, Frate Focu e Sora nostra Matre Terra, tutti evocati dalle dieci stazioni di Meditazione, con estratti dal Cantico delle Creature (in altoatesino ed "umbro antico").

Riesco a coinvolgere la mia piccola Gemma nella lettura di questi versi poetici ed evocativi, mentre mio marito Luca insegue Santiago, più attratto dalle rocce su cui si arrampica ardito e senza timore.


In alcuni punti sono dislocati anche alcune particolari sculture scolpite da vari artisti pusteresi.


Il sentiero dopo poco si raccorda con la strada forestale per le Cascate di Riva, in prossimità di una roccia ricoperta interamente di ometti di pietra, su cui naturalmente ne aggiungiamo, con estrema attenzione, uno nostro personale come testimonianza del nostro passaggio.


Ora con deciso sentiero in salita, risaliamo il bosco fino ad arrivare alla Prima e, poco sopra, alla Seconda Cascata di Riva, le più piccole, ma già molto spettacolari.


Le tre Cascate di Riva sono uno degli spettacoli più belli offerti dalla Valle Aurina. Lo scioglimento del ghiacciaio delle Vedrette di Ries rifornisce il torrente Riva (Reinbach in tedesco) i cui spericolati ed azzardati salti sulle rocce forma appunto le Cascate omonime.

Sempre seguendo il nostro Sentiero di San Francesco, con altri 20 minuti di salita a zig-zag, si raggiunge la Terza cascata, la più grande e suggestiva. Vi consigliamo di affrontarla almeno con un K-Way. Il salto della cascata è di circa 40 metri; l'acqua cade con una forza veramente impressionante volando ovunque e diventando vapore acqueo che ci ha inzuppato da capo a piedi.



GUARDA IL VIDEO

La nostra avventura prosegue in salita fino al ponte di legno sul Torrente Riva, qui placido e tranquillo senza presagio degli enormi salti che lo aspettano più a valle, e poi con un ultimo strappo su sentiero attrezzato con scalinate e parapetti ...


... fino alla suggestiva Chiesetta consacrata ai Santi Chiara e Francesco (1.177 mt).


Il posto è piacevole e invita al raccoglimento e alla meditazione. Pur essendo nel pieno della stagione turistica, la gente era rispettosa dell'invito al silenzio.

Ci siamo intrattenuti dentro la chiesa e nella cripta sotterranea per alcuni momenti di preghiera ... e riposo.

Il rientro lo abbiamo fatto per la stessa via di salita.

Una camminata varia e mai noiosa che ha divertito un sacco i nostri bambini. Abbiamo scoperto che se il sentiero li diverte, diventano delle baldanzose caprette di montagna che si inerpicano spensierate anche nelle salite più impervie.

VEDI ANCHE:

PULCINO PORTA DOLCI - LAVORETTO DI PASQUA

Un pulcino per un lavoro di pasqua, realizzato con materiale riciclato. Occorrente: · Cartoncino di colore giallo, arancione, ner...