E' in uso nei giorni che precedono il Natale una particolare tradizione che intende ricordare l’arrivo di Giuseppe e Maria a Betlemme e le peripezie da loro affrontate per trovare un posto in cui fermarsi.
Questa processione viene chiamata "las posadas":
Due bambini vestiti da Giuseppe e Maria, oppure due statue portate dai bambini aprono un corteo che li vede protagonisti nel girare qua e là chiedendo ospitalità: i primi quattro portano sulle spalle una tavoletta con le statue di Maria a cavallo dell'asino e di Giuseppe, dietro a loro camminano tutti gli altri bambini con una candela accesa in mano. Tutto il corteo è accompagnato da musiche e preghiere. La "posada" passa davanti alle case di vicini e amici, mentre i bambini cantano in coro chiedendo ospitalità per Maria e Giuseppe. Tutti però li cacciano via, dicendo che non hanno posto e minacciando di picchiarli... La processione continua di casa in casa, finché qualcuno, finalmente li invita ad entrare.
Qui, con un canto, viene chiesta ospitalità e dall’interno risponde un coro che accetta di ospitare Giuseppe e Maria.
A questo punto ci si immerge in una preghiera collettiva, vengono offerti dolci ai componenti del corteo e tutti giocano insieme al gioco della “pinata”.
In sostanza si preparano delle pentole piene di frutta, dolci e giocattoli, che i bambini bendati si divertono a rompere con un bastone, mentre esse stanno appese ad una corda.
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