mercoledì 7 novembre 2012

LA LEGGENDA DI SAN MARTINO



Martino era il figlio di un tribuno romano ( fra 315 e il 317), nacque a Sabaria, in Pannonia ai confini dell'Ungheria con l' Austria
Fu chiamato così in onore in onore di Marte il Dio della guerra.
Fu educato nella città di Pavia, dove passò la sua infanzia fino all'arruolamento nella guardia imperiale, all'età di quindici anni.
A scuola Martino prese i primi contatti con i cristiani e, all'insaputa dei genitori, si fece catecumeno e prese a frequentare con assiduità le assemblee cristiane.

La sua umiltà e la sua carità hanno dato vita ad alcune leggende.
La più famosa è quella in cui, mentre era ancora soldato, in una grigia giornata d’autunno, mentre usciva da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, Martino vide un povero vecchio, mezzo nudo e tremante per il freddo. 
Preso da pietà sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero per coprirsi e scaldarsi. Subito il sole spuntò nel cielo proprio come in una calda giornata estiva. 
Per questo si chiama “estate di S. Martino” quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso la temperatura è più mite.
Quella notte, in sogno, Martino vide Gesù avvolto in quel mezzo mantello che gli sorrideva riconoscente e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Udì Gesù dire ai suoi angeli: "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito." Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro.

L'estate di San Martino: tre giorni e un pocolino


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