La tradizione del Panevin fonda le sue radici nel lontano periodo celtico (circa V sec. A.C.) presso l'antico popolo dei Veneti; questo falò serviva per evocare il ritorno del sole sulla terra, cioè l'allungarsi delle giornate che inizia dal solstizio d'inverno.
Il fuoco serviva per celebrare questo giorno che con il calendario Giuliano coincideva con il 25 dicembre.
Nel Medioevo, con l'evangelizzazione delle campagne venete, il Panevin perse le sue origini pagane assumendo una connotazione cristiana. Il falò venne spostato al giorno dell'Epifania per ricordare i Re Magi che portarono i doni a Gesù Bambino.
Secondo la leggenda i falò della campagna veneta furono loro utili per trovare la via di Betlemme essendosi persi.
Al loro ritorno, racconta sempre la leggenda, non vedendo nessuna luce nella campagna, si persero nuovamente nella pianura Padana andando a morire nel Milanese (ciò sarebbe testimoniato dalla presenza nel Duomo di Milano di un sarcofago con l'iscrizione "trium Magerum").
Nella notte del 5 gennaio nel Medioevo, come anche oggi, l'occasione del falò forniva al popolo un momento di unione e ritrovo con tutta la comunità cittadina davanti a un buon bicchiere di vino caldo brulè ( vino bollito con chiodi di garofano e cannella) e un pezzo di PINZA.
Hanno esteso ai due giorni successivi al 5 gennaio su certi paesi in provincia di Treviso.
Faceva eccezione il panevin di Nervesa della Battaglia che era acceso il 3 Dicembre fino a qualche anno fa, in tale occasione si celebrava S. Nicolò, protettore degli zatèri, secondo un’antica tradizione della sinistra Piave, ma sempre nel territorio del Comune di Nervesa della Battaglia i fuochi sono accesi il 17 Gennaio a Santa Croce del Montello (il giorno di S. Antonio) e tre giorni prima a Sovilla.
Il 24 Dicembre 2012 il panevin viene acceso a Colfrancui, nei dintorni di Oderzo, in questo caso si tratta di un ceppo (chiamato: soc Nadaìn ossia ceppo natalizio) che viene fatto ardere solo da un’estremità per poi essere spento e riacceso il giorno del panevin.
Una volta, l'organizzazione veniva fatta a livello famigliare, invece oggi viene organizzata da associazioni e in particolare dal gruppo Alpini.
Il più famoso è quello che si fa nel paese di Arcade in piazza Vittorio Emanuele III.
Inoltre ci sono altre leggende legate al fumo che emana il falò:
se esso va verso sud o verso ovest perché spinte dal vento umido portatore di piogge, il raccolto sarà abbondante;
se fumo del panevin va verso nord o verso est, il raccolto sarà scarso.
Analoghi auspici si traggono dal fumo e dalle faville generate dai falò e dai fuochi che si fanno in Sicilia, Svizzera, Germania e Francia.
Un rito analogo, che viene fatto coincidere col solstizio d’estate, è rappresentato dai Fuochi di San Giovanni che sono accesi sulle rive di corsi d’acqua in Norvegia e Finlandia; anche in questo caso è osservato l’andamento delle faville ed interpretato a seconda della direzione del vento.
Wide is the spread of Panevin: in the Province of Treviso, Venice, Vicenza, Belluno (where it is called " pavaroi "or" pavarui ") and in Friuli (where it is called" pignarûi "or" palavins ").
Have extended to two days after the Jan. 5 on certain countries in the province of Treviso.
exception was the Panevin Nervesa the Battle that was on December 3 until a few years ago, on that occasion was celebrated S. Nicholas, patron of zatèri, according to an ancient tradition of the left Piave, but always in the Municipality of Nervesa Battle of the fires are lit on January 17 in Santa Croce del Montello (the day of St. Anthony) and three days prior to Sovilla. On December 24th 2012 the Panevin is powered up at Colfrancui, in the vicinity of Oderzo, in this case it is a strain (named: soc Nadain ie Yule log) that is made to burn only from one end to then be cycled the day of Panevin.
Once the organization was made at the family level, but today is organized by associations and in particular from the group Alpini.
The most famous is what is done in the country of Arcade in Piazza Vittorio Emanuele III. addition, there are other legends connected to smoke emanating the fire: if it goes south or west because driven by the wind wet bearer of rain, the harvest will be abundant if smoke Panevin goes north or east, the harvest will be meager. Similar wishes are drawn to smoking and sparks generated by bonfires and fireworks that are made in Sicily, Switzerland, Germany and France. A similar vigil, which is made to coincide with the summer solstice, is represented by the Fires of St. John which are up on the banks of rivers 'water in Norway and Finland, even in this case, the observed trend of sparks and interpreted according to the direction of the wind.
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